Siamo tutti BIBO!

Questa sezione intende raccogliere interventi sollecitati dal libro di Nadia Breda.
Partendo dai suoi contenuti storici, letterari, scientifici, biografici (di una biografia estesa, che coinvolge per forza anche noi), ed anche ai nostri personali: un'invito a  condividere il nostro pensiero con le altre persone.
Inviate il vostro intervento a scrivi@illeonedorme.it, oppure inseritelo come commento, grazie.




La recensione di Paolo Steffan, il più giovane critico della poetica zanzottiana, al libro di Nadia Breda, BIBO.

http://steffanpaulus.wordpress.com/2010/10/20/bibo-acque-e-negazione-di-acque-commento-al-libro-di-n-breda-parte-i/

....lo sputo di Bibo sui fiori che incendia la rabbia della nipotina, come una prefigurazione e una metafora dello “sputo” devastante causato dall’autostrada decenni dopo, a sua volta segno di una volontà distruttiva generale: il “progresso scorsoio” veneto di Zanzotto che ci vede vittime e attori contemporaneamente, incapaci di distinguerci nettamente come sue vittime o come co-responsabili.....(dal dialogo con Andrea Mattarollo sul blog )




Claudio Morello, già attivista e responsabile del WWF di Villorba (Treviso).

Carbonera lì 01.02.11

“Nadia ha scritto un libro sull’A28”.
Così mi comunicava al telefono Loris la bella notizia, aggiungendo “Lo presenta venerdì 17 (dicembre) in biblioteca a Villorba”. Questa invece era una brutta notizia, in quanto quel venerdì l’agenda (se vogliamo chiamarla così, non abbiamo neppure il tempo di tenerla un’agenda vera, di solito abbiamo tutto in testa od appuntato in pessima calligrafia sul calendario di casa) era già piena d’appuntamenti. Al pomeriggio c’era il “children days” organizzato sul posto di lavoro, un’occasione una volta l’anno per far visitare ai bambini l’ufficio di papà, poi segue una festicciola, normalmente accompagnata da un sacchettino di tela con alcuni dolciumi dentro. Avevo già data l’adesione, ma non era poi quello il problema. Il problema vero era che alle 19.00 c’erano i canti di Natale organizzati dai bambini della materna in chiesa. Già lo scorso anno vi avevamo partecipato, il tempo di mettere in ordine i bambini, di farli cantare, di ascoltare il discorso del prete, il tutto rubava circa un’ora e mezza. Poi ci si spostava alla scuola materna dov’era organizzata la festicciola per grandi e piccini con salatini, patatine, dolcetti e panettone. Alla fine della festicciola la pesca di beneficenza e poi tutti a casa. Ora prevista di fine festicciola tra le nove e le nove e mezzo, i bimbi poi si portano a casa e si mettono dritti dritti a letto. Però, anche terminando la festicciola alle nove di sera, il tempo di portare a casa i bambini e metterli a letto vuol dire fare minimo le dieci. A parte il fatto che dopo una simile giornata sfido chiunque ad avanzare energie per uscire nuovamente, in ogni caso sarei arrivato alla presentazione del libro alle dieci e mezzo la sera nella migliore delle ipotesi, considerando poi che lo standard di casa “Morello” è minimo una mezzora di ritardo sui tempi indicati era assai probabile che potessi farmi vivo alla presentazione verso le undici di sera. Morto di stanchezza e magari neppure di compagnia, come mi capita quando non ce la faccio più.
Ero curioso di vedere il libro scritto da Nadia, Sull’A28 ci avevamo lavorato a lungo (...)




Nadia Breda invia questo breve racconto di un'escursione scritto da un lettore di Bibo, che vuole vedere con i propri occhi i luoghi narrati nel libro, chiude quindi (realmente) bottega, inforca la bici e ...parte.



Domenica 16 gennaio

Quale andrà meglio?
Quella gialla olandese?
O la solita?
E' una domanda importante quella che ti poni prima di partire per un giro in bici. La risposta è facile se hai solo due bici. Scelgo la mountain bike perché Via Sere, se è vero quello che dice la Nadia, è circondata da acqua nassent e quindi fango a go go! Domani è prevista nebbia... speriamo di no.



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Riportiamo lo scambio di mail tra Nadia Breda e il Signor Emilio Ditali di Sacile che dopo la lettura del libro ha fatto alcune interessanti considerazioni.




----- Original Message -----
From: Emilio Ditali

To: nadia breda
Sent: Friday, March 25, 2011 3:27 PM
Subject: Autostrada A28

Cara signora Breda, purtroppo non ho il piacere di conoscerla personalmente, ma ho letto il suo bellissimo libro sulla costruzione dell'autostrada A28.
Le faccio i complimenti per il libro scritto, mi ha fatto emozionare, perchè mi ha fatto anche ricordare un pò anche la mia storia.
Io abito a Sacile, e nel 1985 insieme ad altri avevo fondato un circolo di Legambiente nella mia città. Uno dei problemi che abbiamo affrontato a quell'epoca è stato proprio quello di combattere per la realizzazione di quell'autostrada. Mi ricordo che avevamo proposto un tracciato alternativo e molto meno impattante, avevamo redatto un esposto che avevamo inviato al Ministero dell'Ambiente per la verifica dell'Impatto ambientale,  ed addirittura cerano state delle interrogazioni parlamentari da parte degli onorevoli Tamino e Ronchi (in seguito eletti nel partito dei Verdi negli anni ottanta) che avevamo contattato per cercare di bloccare l'opera....
Forse Lei a quell'epoca ancora non si occupava del problema,  perchè il tratto in questione arrivava solo al confine tra il Friuli ed il Veneto, ma ancora, se ben ricordo, non intaccava quell'area magnifica del Palù a San Vendemmiano.
In ogni caso non ha idea di cosa abbiamo dovuto sopportare noi ambientalisti in quegli anni: sberleffi ed insulti anche da parte addirittura di presunti amici, parenti e conoscenti, con tutti i politici, di destra e sinistra, favorevoli e con la popolazione che non era ancora sensibile ed a conoscenza delle problematiche ambientali.....
Per colpa di quel mostro di cemento si sono anche rotte delle amicizie ed addirittura si sono avute delle ripercussioni anche all'interno della nostra associazione, che poi si è spaccata in due e sciolta,  perchè all'interno di essa cerano anche i favorevoli a quell'opera, convinti che essa avrebbe risolto tutti i problemi di traffico e viabilità della statale 13 nella nostra zona....
Non vogliono però trattenerla troppo a leggere queste righe, perche le cose da dire sarebbero tantissime...e non voglio rubarle tempo prezioso.
Spero un giorno di conoscerla personalmente, la ringrazio ancora per averci donato questo stupendo ed emozionante libro e le auguro una buona serata.
Emilio  Ditali  Sacile

----- Original Message -----
From: Nadia Breda
To: Emilio Ditali
Sent: Sunday, March 27, 2011 10:56 AM
Subject: Re: Autostrada A28

gentile sig. Emilio
buongiorno
grazie sentite della sua bella e preziosa mail! come mi ha fatto piacere!
effettivamente nell''85 io avevo vent'anni e mi affacciavo appena alla politica e alla cittadinanza, incontrando da subito il problema dell'A28 a cui sono sempre rimasta dedita. ho scritto molto su questa vicenda, per es. il libro "Palù.inquieti paesaggi ra natura e cultura" ed. Cierre-Canova, che è stato anche premiato.... ma l'autostrada l'hanno fatta  lo stesso.
incredibile anche il ruolo di Ronchi, che pure firmò, ad un certo punto, l'autorizzazione del lotto 28, sacile-Godega... con estrema delusione degli ambientalisti. Fu lì che facemmo i due ricorsi, persi, di cui il secondo ci fu anche imputato per 30 milioni di lire......
se ha voglia mi racconti ancora di cosa avete fatto nella vostra zona, anche solo dla punto di vista della "memoria", di quello che si ricorda lei ora adesso di quelle vicende, anche dal punto di vista emotivo, affettivo, del vissuto. E' una storia da sviscerare a fondo, appunto esemplare!
mi piacerebbe tanto e sarebbe tanto utile che lei seguisse il dibattito sul libro al blog www.bibodallapaludeaicementi.blogspot.com  dove troverà commenti, immagini, foto, video ecc. ecc.
se mi autorizza mi piacerebbe riportare lì la sua testimonianza ( con o senza nome, come vuole lei).
potrebbe poi contribuire anche lei alla crescita del blog, inviandoci qualcosa, e soprattutto potrebbe far girare il linlk tra le sue amil, conoscenti amici.
il dibattito deve sommergere l'autostrada!
arrivederci e a ri-sentirci, grazie ancora del suo scirtto!
nadia breda





----- Original Message -----
From: Emilio Ditali

To: nadia breda 
 
Grazie mille x per la risposta!
L'autorizzo pure a riportare la mia testimonianza, anche con mio nome,  su qualsiasi blog, sperando che tutto aiuti alla crescita di una sensibilità comune per quello che è successo, per quello che sta accadendo e per quello che accadrà in futuro (vada a vedere a nord della bretella autostradale uscita Sacile Ovest cosa stanno combinando! Vogliono realizzare e stanno realizzando tutta una serie di bretelle e bretelline, svincoli, rotonde,ecc. che sta per mettere la parola fine su tutto quel territorio ancora integro ). Anzi se lei ci può aiutare con qualche articolo ed intervento, anche se il territorio si trova in Friuli ci farebbe un immenso piacere!
Venga pure a vedere, se vuole l'accompagno io.
Ancora grazie per il suo bellissimo libro, per la sua sensibilità ed il suo coraggio. Di persone come lei ce ne vorrebbero migliaia per ogni comune, per poter cercare di cambiare qualche cosa; invece la gente, distratta da mille altre cose, non si sta accorgendo che l'Italia sta diventando un deserto di cemento ed asfalto. Ci stanno rubando il futuro, cancellando per sempre una risorsa non rinnovabile come il suolo.
Arrivederci e buona giornata Emilio